Dai dati del Registro della PMA pubblicati nel 2021 e risalenti al 2019 emerge che più del 3% dei bambini nati in Italia è frutto delle metodiche e dei percorsi assistenziali di riproduzione medicalmente assistita. Risultano, tuttavia, anche dati contraddittori o che andrebbero valutati per comprendere la reale performance delle strutture. Il settore è altamente complesso e ormai si avverte la necessità di costruire sistemi di indicatori appropriati e adeguati che prendano in considerazione non solo criteri quantitativi ma anche aspetti qualitativi che influiscono sugli esiti: basti pensare al sistemi di controllo e gestione del rischio, alla umanizzazione e alla personalizzazione dei percorsi sanitari, oltre che a garanzie anche sotto il profilo giuridico legate all’informazione e alla scelta che sempre deve essere rispettosa del principio di autodeterminazione e della storia dei due partners. Qualità e sicurezza sono infatti aspetti fondamentali dell’organizzazione di un Centro di Medicina della Riproduzione (CMR), considerando la natura multidisciplinare, laboratoristica e clinica, di processi che si basano su una stretta correlazione reciproca e che necessitano di un livello elevato di professionalità e di competenze e necessitano di una tracciabilità di tutto il percorso sanitario. Ciò anche alla luce di rischi e problematiche di carattere legale, etico e finanziario.
Il webinar si propone di avviare un percorso di costruzione di una batteria di indicatori specifico da proporre e condividere tra gli operatori e con le istituzioni competenti e, soprattutto, rispondente alle aspettative dei pazienti.
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