S.I.R.U. Società Italiana della Riproduzione Umana

Le Famiglie arcobaleno: aspetti psicologici e giuridici.

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Le Famiglie arcobaleno: aspetti psicologici e giuridici.

Tutti sanno – o credono di sapere – che cosa sia la famiglia. Appare come un fatto naturale, ma è altrettanto vero che essa si trasforma a seconda del tempo e dello spazio in cui si crea, trasformando la società stessa e trasformandosi attraverso la società. Sulla famiglia e sulle famiglie e sulla loro costruzione e abilità ad accogliere, sostenere e aver cura dei figli si avverte in questi anni una sorta di giudizio preventivo e prevenuto, quasi ci fosse un modello ideale a cui fare riferimento. E il pregiudizio è ancora più evidente laddove la costruzione della famiglia e il perseguimento del progetto genitoriale sia stato posto in essere o voglia essere attuato attraverso l’uso della scienza e in particolare della riproduzione medicalmente assistita. Nel 1978 è nata la prima bambina con la fecondazione in vitro. Sempre nel 1978 vi è stata la prima donazione di seme a una coppia di donne lesbiche. Oggi si sono aperte nuove possibilità di generare anche al di fuori del corpo, scollegando la sessualità dalla riproduzione. Sono aumentati i bambini concepiti con la donazione dei gameti e con la gestazione per altri. E’ possibile per coppie non eterosessuali o per single coronare il desiderio di genitorialità. Nuove domande si sono poste e nuovi termini coniati. Basti pensare alla diatriba sulla cd maternità surrogata o utero in affitto o gestazione per altri o sul considerare i nati con tecniche di riproduzione assistita come “bambini nati dal freddo” o ancora sulla identità genetica o biologica o sociale.  Psicologi, antropologi e giuristi si sono interrogati sulla legittimità delle pratiche; sulla capacità genitoriale; sul benessere dei bambini; sui confini alla autodeterminazione della donna e dell’uomo; sulla natura delle famiglie e “lo sconvolgimento” degli assetti sociali a seguito delle nuove tecniche; su nuove forme di sfruttamento e commercializzazione; sui “nuovi mercati” della genetica e della riproduzione assistita. In realtà tali discussioni spesso non sono affatto ancorate a studi e ricerche e non hanno mai consentito a chi vive queste realtà di poter rappresentare quanto effettivamente accade. Tutto ciò produce – oltre che uno stigma sociale e culturale nonché giuridico – anche un processo di nascondimento e di occultamento che pesa sui soggetti coinvolti e ancora di più può essere deleterio per i minori.

Attraverso l’approfondimento di questi temi si intende aprire un percorso di riflessione e di studio approfondito, suggerendo strumenti di lavoro per i professionisti del settore (psicologi, medici, giuristi ecc.) e contribuendo a fornire indicazioni al Legislatore.

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